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Facciata della chiesa

Quando ti avvicini all’ingresso della chiesa del Gesù, non immagini lontanamente cosa troverai al suo interno.

Fuori vedi una chiesa modesta, dentro troverai incredibili tesori. Tutta questa semplicità esteriore si contrappone alla ricchezza artistica al suo interno.

Come mai c’è una contrapposizione così pronunciata? Presto detto: perché la chiesa rappresenta noi stessi come comunità e ognuno di noi singolarmente vale molto di più di quello che mostra al suo esterno.

Il viaggio che faremo all’interno della chiesa rappresenta il nostro cammino interiore; per tale motivo, fin dal suo ingresso, parla di noi.

Ogni cammino inizia con il primo passo. Anche noi all’inizio del nostro cammino, per entrare dentro di noi stessi, abbiamo bisogno di oltrepassare una porta visibile o invisibile, reale o mistica.

Secondo una tradizionale interpretazione simbolica, la porta che immette in ogni chiesa è l’equivalente terreno della porta del Paradiso che dà accesso alla Gerusalemme celeste.

La porta che apriamo sulla nostra interiorità ci mette in contatto con il nostro Io interiore, con la nostra anima. Questa stessa idea dovette ispirare l’architetto-teologo della chiesa del Gesù di Palermo quando ha pensato il progetto della facciata della chiesa.

Spesso i viaggi hanno bisogno di una guida. Anche noi nel nostro viaggio avremo accanto queste figure che ci accompagneranno e garantiranno la bontà del cammino. Infatti, sopra il portone principale, troviamo la Vergine Madre, chiamata nelle litanie, janua coeli porta del cielo, Essa è appunto la guida che invita a trovare Gesù.

Sopra le porte laterali vi sono altre due statue, si tratta dei santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, fondatori dell’ordine dei Gesuiti. Anche loro invitano a varcare la soglia della chiesa.
 

Riflessione

Ciò che ha a che fare con il cielo e la vita non è possibile mostrare. Il Paradiso è precluso alla nostra vista: non riusciamo a vederlo né a immaginarlo.

Tra noi e il Paradiso c’è un ostacolo, un muro … una porta.

Le religioni hanno cercato di rappresentare la vita eterna usando dei simboli.

Se sei un credente, hai la risorsa della fede per convincerti di un qualcosa che sfugge alla nostra comune percezione della realtà. Sei anche aiutato dal fatto che conosci una porta molto particolare, che può farti conoscere il cielo, il Padre.

Questa Porta è quel Gesù immagine del Padre, ma anche immagine di quella bellezza nascosta in noi e che se, scoperta e condivisa, è capace di creare e costruire il Regno di Dio, quel giardino, quel Paradiso (dal greco Paradeios) in cui Dio cammina con l’uomo

Altrimenti hai la possibilità di attingere alla tua realtà interiore, al tuo bagaglio di valori o figure in cui credi che spesso sono molto vicine o addirittura uguali ai valori della fede cristiana, senza che nemmeno lo sappi, per sperimentare qualcosa che sfugge a chi vive in maniera distratta.