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È noto, peraltro, che il cristallo di rocca venisse lavorato in diversi centri dell’area mediterranea e soprattutto in Lombardia, non a caso è documentata la presenza e l’attività di orafi milanesi in Sicilia, come Marzio Cazzola, abile proprio nella lavorazione del cristallo di rocca e presente nel capoluogo dell’isola nella prima metà del XVII secolo, al quale sono state attribuite, sulla base di riferimenti documentari le due croci reliquiarie della chiesa del Gesù di Casa Professa, quella di San Francesco Saverio (Fig. 4) in rame dorato, cristallo di rocca e corallo e l’altra della Santa Croce (Fig. 5) in rame dorato, smalto e cristallo di rocca donate da Caterina Papè-Vignola e databili negli anni 1619-1624, alla cui realizzazione collaborarono l’argentiere e il corallaro trapanesi Andrea De Oliveri e Thomas Pompeiano (Fonte Maria Concetta Di Natale in www1.unipa.it/oadi/oadiriv/?page_id=432).
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